Opera Unica, ciclo di sei lavagne

Museo Civico di Palazzo della Penna

Joseph Beuys
gesso su legno verniciato
1980

Il 3 aprile 1980, all’interno della Sala Cannoniera della Rocca Paolina, ebbe luogo un evento epocale per l’arte internazionale: l’incontro tra Joseph Beuys e Alberto Burri. In quell’anno si stava procedendo sia alla risistemazione della Rocca, dove è tuttora visibile il Grande Nero di Burri, che al restauro del vicino Palazzo della Penna, dove è conservata Opera Unica di Beuys. Lo storico incontro tra i due artisti, fatto di grande apertura internazionale della città, fu voluto e sostenuto dall’amministrazione comunale, dal critico d’arte Italo Tomassoni e dal gallerista Lucio Amelio.

Burri espose in quell’occasione il Grande Ferro RP 80 (oggi conservato alla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello), scultura poi sostituita dal Grande Nero; Beuys invece presentò le sei lavagne (successivamente riunite sotto il titolo Opera Unica) acquistate dal Comune di Perugia, che prima le espose nella Sala del Grifo e del Leone di Palazzo dei Priori e poi le depositò a Palazzo della Penna, dove furono musealizzate nel 2003. Sulle sei lavagne l’artista ha realizzato, inframezzati da parole e frasi in lingua tedesca, disegni a gesso che si rifanno alla tradizione grafica tedesca e alludono anche a motivi autobiografici o tratti dalla tradizione figurativa italiana ed europea.

Durante la performance del 3 aprile 1980, riprodotta da un video che è possibile apprezzare in forma integrale all’interno dell’esposizione permanente, Beuys illustrò i complessi contenuti teorici rappresentati sinteticamente sulle lavagne; queste ultime racchiudono tutto il suo pensiero artistico, sociologico e politico, toccando tematiche legate all’organizzazione della società umana, allo sfruttamento delle risorse, alla comunicazione e all’ambiente.
 

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