Sezione coloniale

CAMS - Laboratorio di Scienze Veterinarie e Zootecniche

Gli oggetti raccolti in questa teca, esposti come se fossero appena arrivati da un lungo viaggio, raccontano le spedizioni africane effettuate dai docenti e dagli studenti dell’Istituto Agrario, al fine di studiare la zootecnica coloniale. Il primo esploratore fu il professore Ezio Marchi, il quale nel 1907 si recò per sei mesi in Eritrea, dove ebbe modo di entrare in contatto con l’attività dei pastori locali dei quali apprezzò “la pratica soluzione fatta per tentativi, attraverso secoli e generazioni, di problemi biologici inerenti alla vita”. Nel 1911 fu la volta di due studenti di ventidue e ventiquattro anni: Giuseppe Scassellati Sforzolini e Nallo Mazzocchi Alemanni, che studiarono la zootecnia e le costruzioni rurali della Somalia per più di un anno. L’ultima grande spedizione fu quella in Libia nel 1913, organizzata da Leopoldo Franchetti con al seguito gli zootecnici Carlo Pucci e Cesare Gugnoni. La questione coloniale era sempre dibattuta; il socialista Carlo Pucci, che aveva sostituito Ezio Marchi alla cattedra perugina, scrisse: “accolsi volentieri l’invito di partecipare alla Missione Franchetti […] per le mie idee politiche faccio però le debite riserve su le considerazioni di politica coloniale”.
 

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