Complesso museale di San Pietro

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L’antica Basilica di San Pietro, sorta sul Colle Caprarius (detto anche Calvario) probabilmente in prossimità di un’area cimiteriale, è menzionata da Gregorio Magno nel VI secolo come prima sepoltura di Sant’Ercolano, il martire che difese la città di Perugia dall’attacco del re dei Goti Totila.

Nell’anno 965 il monaco Pietro Vincioli, nato da una nobile famiglia di Agello, ottenne dal vescovo Onesto l’autorizzazione a creare attorno alla chiesa il primo nucleo di un nuovo monastero benedettino, uno dei più antichi e prestigiosi in Italia centrale. Sin dall’origine, San Pietro godette di autonomia rispetto alle gerarchie religiose locali in quanto dipendente direttamente dalla Chiesa di Roma, come confermò la bolla di Gregorio VI del 1045. Il potere economico e politico della comunità benedettina crebbe nei secoli successivi e raggiunse l’apice tra il XIII e XIV secolo, quando gli abati vennero coinvolti nelle principali vicende cittadine. Nel 1398 l’abate Francesco Guidalotti partecipò alla congiura che portò all’uccisione di Biordo Michelotti: l’evento segnò una prima battuta di arresto per lo sviluppo del monastero che divenne oggetto di saccheggi e incendi da parte della popolazione in sommossa.

Nuovo slancio alla comunità benedettina di San Pietro fu offerto dall’unione alla congregazione di Santa Giustina di Padova, avvenuta il 19 maggio 1436 per volere di papa Eugenio IV. Dal 1892, conseguentemente al decreto Pepoli del 1860 (che portò all’espropriazione dei beni dei religiosi a favore del nascente Stato italiano), il complesso monumentale (assieme agli altri beni mobili e immobili dei benedettini) è di proprietà della Fondazione per l’Istruzione Agraria che vi ospita non solo la comunità monastica ma anche il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, il Centro di Ateneo per i Musei Scientifici e l’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Perugia.

Tra le antiche pertinenze dell’abbazia benedettina (oggi di proprietà della Fondazione per l’Istruzione Agraria), di particolare importanza storica e culturale sono la Rocca di Casalina nelle vicinanze di Deruta, entrata a far parte del patrimonio del monastero durante il pontificato di Benedetto IX (1033-1045), e la Rocca di Sant’Apollinare nei pressi di Spina, ceduta nel 1060 dal monastero di Farfa a quello di San Pietro.

Contatti

Indirizzo: Borgo XX Giugno, 74 - 06126 Perugia PG

Telefono: 075 33753

Posta elettronica: info@fiapg.it

Sito web: https://www.fondazioneagraria.it/
 

 

 

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